giovedì 25 aprile 2013

Riflessione di Eco tratta da "La memoria vegetale e altri scritti di bibliofilia"

I vecchi, che articolavano il linguaggio per consegnare a ciascuno le esperienze
 di coloro che li avevano preceduti, rappresentavano ancora, al suo livello più 
evoluto, la memoria organica, quella registrata e amministrata dal nostro
cervello. Ma con l'invenzione della scrittura assistiamo alla nascita della memoria 
minerale. Dico minerale perchè i primi segni vengono incisi su tavolette
 d'argilla, scolpiti su pietra; perchè fa parte della memoria minerale anche 
l'architettura, dato che dalle piramidi egizie sino alle cattedrali gotiche il tempio 
era anche una registrazione di numeri sacri, di calcoli matematici, e attraverso le 
sue statue o i suoi dipinti tramandava delle storie, degli insegnamenti 
morali, costituiva, insomma, come è stato detto, una enciclopedia in pietra. 


U.Eco, La memoria vegetale e altri scritti di bibliofilia, 2007,Bompiani

1 commento:

  1. Quindi la memoria vegetale è quella della carta, e adesso si trova a confronto non tanto con le enciclopedie in pietra ma con quelle in silicio? Mi chiedo le pergamene in pelle di pecora in che nicchia si trovino in questo millenario confronto.


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