I vecchi, che articolavano il linguaggio per consegnare a ciascuno le esperienze
di coloro che li avevano preceduti, rappresentavano ancora, al suo livello più
evoluto, la memoria organica, quella registrata e amministrata dal nostro
cervello. Ma con l'invenzione della scrittura assistiamo alla nascita della memoria
minerale. Dico minerale perchè i primi segni vengono incisi su tavolette
d'argilla, scolpiti su pietra; perchè fa parte della memoria minerale anche
l'architettura, dato che dalle piramidi egizie sino alle cattedrali gotiche il tempio
era anche una registrazione di numeri sacri, di calcoli matematici, e attraverso le
sue statue o i suoi dipinti tramandava delle storie, degli insegnamenti
morali, costituiva, insomma, come è stato detto, una enciclopedia in pietra.
U.Eco, La memoria vegetale e altri scritti di bibliofilia, 2007,Bompiani
U.Eco, La memoria vegetale e altri scritti di bibliofilia, 2007,Bompiani
Quindi la memoria vegetale è quella della carta, e adesso si trova a confronto non tanto con le enciclopedie in pietra ma con quelle in silicio? Mi chiedo le pergamene in pelle di pecora in che nicchia si trovino in questo millenario confronto.
RispondiEliminaViverezen Japan