Nel 1455, il tedesco Johann Gutenberg inventò la stampa a caratteri mobili.
Oltre all'innovazione nella tecnica, la vera novità consistette nella diffusione dei libri: grazie alla facilità e alla velocità con cui potevano essere pubblicati, questa invenzione rappresentò un contributo decisivo all'alfabetizzazione di massa.
Il primo libro stampato con questa tecnica fu la Bibbia. Si tratta della celebre Bibbia a 42 linee (dal nome delle linee di testo presenti per ogni pagina), stampata nel 1454 a Magonza.
L’invenzione di
Gutenberg ebbe una rapida diffusione. Nel 1464 nelle differenti città tedesche
esistevano delle fabbriche di stampa. Nel 1466 i primi libri furono stampati a
Roma e Venezia, nel 1470 a Parigi, nel 1483 a Londra. Fino al 1500 i più
importanti centri di stampa si trovavano a Venezia. In seguito il primato passò
a Parigi e successivamente ad Anversa. Circa la metà dei libri stampati erano a
carattere religioso. Ma successivamente uno spazio fu occupato dalle opere degli
Umanisti. Gli stampatori erano, soprattutto, uomini sapienti che resero le loro
botteghe dei centri di riunione culturale.
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